Aggettivi e pronomi dimostrativi – Quiz

dimostrativi

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Congiuntivo 360° – Quiz

congiuntivo-360-quiz

Ripassiamo il congiuntivo con un quiz

Come promesso, ecco un quiz completo sul congiuntivo. Potete controllare tutti i tempi e vedere come ve la cavate con uno dei soggetti più temuti, amati e odiati tra gli studenti della nostra bella lingua.

Per completare il quiz, do per scontato che abbiate già studiato il congiuntivo. Gli esercizi non includono il periodo ipotetico.

Siete pronti?

 


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Spero che abbiate ottenuto un buon punteggio. Possiamo ripassare il congiuntivo durante la nostra lezione su Skype. Nel frattempo, se avete domande o commenti, scrivete pure qui sotto. Alla prossima.


Painting: Nicolò Barabino – Profilo di giovane donna – 1878

 

Other Italian prepositions – Preposizioni Improprie – Quiz & Audio

preposizioni improprie

Le preposizioni improprie sono parte importante della lingua italiana


Ho deciso di riscrivere questo blog, in italiano, e di aggiungere un quiz.

Molti di voi hanno già studiato le preposizioni italiane di, a, da, in, con, su, per, tra (fra), il modo in cui si combinano con gli articoli (il, lo, la, i, gli, le, l’) e le espressioni colloquiali che sono collegate all’uso delle preposizioni.

Oggi non parleremo delle preposizioni semplici ma delle preposizioni improprie.

Le chiamiamo “preposizioni improprie” perché sono un gruppo eterogeneo di parole, solitamente avverbi, aggettivi, forme di participio che funzionano benissimo come preposizioni.

Quello delle preposizioni improprie è argomento molto ampio, quindi ci concentreremo sugli esempi più comuni. Potete aggiungere nei commenti altre preposizioni improprie che conoscete.

  • Il gruppo più ampio è costituito dagli avverbi (prima, dopo…).
  • Poi abbiamo altre parole, soprattutto avverbi, che possono essere combinate con delle preposizioni (dietro di/a, fuori di/da …).
  • Abbiamo, infine, alcune espressioni più articolate, costituite da gruppi di parole con o senza preposizioni semplici (per colpa di, a causa di, in confronto a…).

Probabilmente questo ultimo gruppo è il più difficile da identificare perché ci possono essere espressioni composte da tre o quattro parole differenti. In ogni caso, l’esperienza vi aiuterà a usare correttamente tutte le preposizioni improprie.

Gli esempi che seguiranno saranno senza traduzione. Il vostro compito sarà di capirne il significato.

Siete pronti? Cominciamo.


 


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Other Italian prepositions

Preposizioni Improprie

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Grazie e alla prossima

Painting : Giuseppe Amisani – Maria Melato (1920 ca)

Tu e io VS me e te. Qualche trucchetto con i pronomi personali.

Qualche trucchetto con i pronomi personali

Oggi niente quiz, solo qualche piccolo trucchetto per usare bene i pronomi personali


 

Se sei capace di leggere e capire quello che sto scrivendo, significa che hai già studiato abbondantemente i pronomi personali. Ma, forse, sarebbe il caso di dare un’occhiata più approfondita.

Giusto per capirci, presteremo attenzione ai pronomi soggetto (io, tu, lui/lei, noi, voi, loro) e ai pronomi complemento, diretto e indiretto, in generale. Non parleremo dei pronomi riflessivi e nemmeno di ne e ci.

Ovviamente, i pronomi soggetto rappresentano il soggetto, i pronomi complemento rappresentano l’oggetto, diretto e indiretto.

Cominciamo con un ripassino.

I pronomi complemento.

  • Le forme complemento me, te, lui, lei, noi, voi, loro sono forti.
  • Le forme complemento mi, ti, lo, gli, la, le, si, ci, vi, li sono deboli.

Mario ama te. – Proprio te, nessun’altra = pronome forte (tonico).

Mario ti ama. Semplicemente = pronome debole (atono).

I pronomi deboli, anche detti atoni, possono unirsi all’infinito, imperativo e gerundio:

  • Voglio comprarlo. (= Lo voglio provare*)
  • Compragli un gelato.
  • Comprandoglielo, ho finito i soldi.

Fino a qui, penso che siamo tutti d’accordo. Niente di nuovo, giusto?

* Con i verbi servili (dovere, potere, volere, sapere) il pronome può essere attaccato all’infinito, o staccato prima del verbo servile.

Adesso vediamo qualche regola più complessa.

Tu e io, te e me.

Prima di tutto, anche se grammaticalmente sarebbe scorretto, per una consuetudine della lingua italiana, si dice io e te, e non io e tu.

  •  Io e te insieme, possiamo fare grandi cose.

Infatti, se invertiamo l’ordine:

  • Tu e io possiamo fare grandi cose.

“Te”, al posto di “Tu”, come soggetto, è molto usato nella lingua parlata, e soprattutto al nord.

Lo dici te, Te sei matto, Pensaci te, sono errori molto comuni a Milano o a Torino. Si dice “pensaci tu“.

Molto comune è anche “tu ed io”.

“Io” e “Tu” diventano “Me” e “Te”, per esempio in questi casi:

  • Nelle esclamazioni – Beato te!
  • Insieme a come e quanto nei comparativi – Sei alto come me.
  • Con il verbo essere e soggetti diversi: Se io fossi te – Se tu fossi me – Io non sono te
  • prima di…, dopo di…, dietro di…, su di…  E’ arrivato prima di me.

Quando dobbiamo usare i pronomi come soggetto.

Abbiamo imparato che molto spesso io, tu, lui/lei, noi, voi, loro, non si pronunciano, né si scrivono.

  • (io) Vado al cinema. – Non è necessario dire o scrivere “io”.

Ci sono casi dove non possiamo omettere il pronome soggetto.

  • Con il congiuntivo – Penso che tu sia divertente.

Devo dire “tu”, perché “sia” è il congiuntivo presente di io, tu, lui, lei. Questo vale con tutti i verbi.

  • Pensano che legga poco. – Chi? Ovviamente, se non si capisce dal contesto, è necessario specificare chi legge poco. Ad esempio, Penso che lui legga poco.
  • Con i modi indefiniti, quando il soggetto cambia. – Ho perso il treno, essendo loro in ritardo…
  • Quando si vuole enfatizzare il soggetto – Stasera cucino io. (davvero io…).

La dislocazione

Forse avete letto o sentito da qualche parte una frase di questo tipo:

  • Il caffè, LO bevo tutti i giorni.

Qual è il soggetto? Qual è l’oggetto? Perché c’è il pronome “lo” dove esiste già un oggetto?

Il soggetto naturalmente è “io”, l’oggetto è il caffè. Questo pronome lo sembra proprio di troppo, ma la frase è sostanzialmente corretta.

Normalmente, la struttura di una frase in italiano è soggetto – verbo – complemento.

  • Mario vuole subito un panino.

Chiedo scusa per la banalità della frase, ma è più facile da capire.

Nella lingua parlata, spesso vogliamo enfatizzare il soggetto e l’oggetto mettendoli vicini, e il verbo alla fine. Lo facciamo semplicemente per distribuire diversamente l’importanza di ogni singolo elemento. Il risultato è una frase che a prima vista sembra sgrammaticata.

  • Mario, il panino lo vuole subito.

In questa frase, stranamente, convivono “il panino” e il pronome “lo”, cioè ancora il panino. Due volte.

Questa struttura si chiama dislocazione, ed è molto comune quando si parla. Scriverò un blog separatamente.


Per oggi è tutto. Alla prossima.

Quadro: Antonio Mancini – Dopo il duello – 1872

Articolo sì o no? – Guide and quiz.

Learn the cases when we don’t need to put the article in Italian.

You probably came across a sentence like:

  • il mio amico è simpatico.

And then you  learned that:

  • il Mio fratello è simpatico.

So, the rule says that we have to omit the article before mio, tuo, suo, nostro, vostro fratello, or any family member (singular), but not before  il loro fratello, la loro sorella and so on. Loro (their) is different, we need the article.

On top of that, we always need to put it before the plural i miei, i tuoi, i suoi, i nostri, i vostri, i loro fratelli le loro sorelle etcetera.

When we use diminutives, we can say Il nostro fratellino, La mia nonnina.


Another strange one without articles is in cases like:

  • sono… affari miei, problemi tuoi, amici nostri, cavoli vostri…


Geography

Names of cities and small islands do not have an article.

  • Venezia, Milano, Firenze, Capri… There are exceptions, such as L’Aquila, La Spezia, l’Elba.

We put an article if we describe a particular aspect of a city (called attributo in grammar).

  • La Venezia dei Dogi, La Milano da bere, La Firenze dei Medici and so on.

Mountains and rivers do have the article.

  • Il Monte Bianco, l’Everest, il Gran Sasso, le Alpi, le Ande, il Po, il Tevere, l’Arno.

Big Islands generally have an article.

  • La Sicilia, la Sardegna, il Madagascar… ma Cipro, Taiwan, Cuba.

Regions and nations have articles.

  • La Toscana, l’Umbria, la Lombardia, il Veneto, le Marche and la Francia, la Russia, l’Australia, il Canada, l’Inghilterra, gli Stati Uniti.

If you didn’t do that yet, go and vote for your favourite Italian region on our Forum.


Names

Names of people don’t like articles. Fabio, Marco, Andrea, Laura, Valeria etc have no article.

However, I’m from Milan and  authentic milanesi say “Ho telefonato al Gianni” or ” Mi piace la Lucia”, but this is regional Italian.

In very formal Italian language, written and spoken in tribunals, in history or literature books, last names may have an article, when a particular person is or was unique. So, you can find:

  • il Petrarca, l’Ariosto, il Tintoretto, il Mantegna… but also Dante, Garibaldi, Mazzini, Putin, Trump (no, we don’t say “il Donald”). without the article.

It seems that some artists go with the articles, politicians don’t.


Particular cases

No articles:

When some expressions are uses as adverb:

  • di fretta, di proposito, a stento, di solito ….
  • con calma, con pazienza, con odio, con sicurezza …

With some “motion to place” or location.

  • vado in ufficio, torno a casa, lavoro in campagna, vengo in chiesa …

With verbs and nouns usually going together.

  • ho fame, abbiamo sete, sento caldo, prova dolore, prendi tempo, fai pena…

With “da” to explain the function of an object.

  • il coltello da cucina, le carte da gioco, il tavolo da giardino, le scarpe da ginnastica…

On billboards and signs.

  • arrivi, partenze, tabaccheria, divieto di sosta, parcheggio riservato, fine.


I’m sure I forgot some.

Alla prossima.

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Painting: Vittorio Matteo Corcos: Una donna elegante a St. Malo (1933)

Passato prossimo avanzato – Quiz

Passato prossimo avanzato

Continuo a ricevere richieste per studiare il passato prossimo con un esercizio complesso

Ho pensato di mettere insieme un quiz per aiutarvi a fare un poco di esercizio.

Non ci limiteremo al solito quesito “essere o avere”, che presumo già sappiate, ma aggiungeremo i verbi riflessivi, gli irregolari, i verbi modali (dovere, potere, volere, sapere) e tutto quello che uno studente di livello intermedio dovrebbe sapere.


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Illustrazione: Leopoldo Metlicovitz – Sogno d’un valzer – 1907

Indicativo o Congiuntivo? Esercizio di ripasso

Scegliere tra l’indicativo il congiuntivo richiede molta pratica e un po’ di buon senso.

Abbiamo parlato diverse volte della differenza tra l’indicativo e il congiuntivo, quindi non scenderò in dettagli. Ci concentreremo sul quiz. Cominciamo.

Ciao, come stai? Spero che i nostri quiz ti stiano aiutando.

Nella frase che avete appena letto, notiamo tre elementi principali che contraddistinguono il congiuntivo.

  • due frasi unite da “che”
  • due soggetti differenti
  • un verbo di speranza (opinione, incertezza, un sentimento etc.)

L’indicativo è nella frase principale (reggente) mentre il congiuntivo è sempre in una frase dipendente.

A grandi linee, l’indicativo rappresenta il mondo della realtà, dei fatti che ci circondano. Il congiuntivo invece rappresenta le possibilità, le opinioni, i sentimenti e i punti di vista.

Questo esercizio servirà a consolidare quello che hai già studiato, quindi do per scontato che tu abbia già familiarità sia con il congiuntivo che con l’indicativo.

Ci sono altre altre situazioni che introducono il congiuntivo, ma mi fermerò qui.

Alla prossima


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Alla prossima!

Statua: Antinoo – Villa Adriana, Tivoli. (II secolo d.C.)

Participio, Gerundio, Infinito – Quiz

The Italian participio, gerundio and infinito are “modi indefiniti”


With this quick recap and quiz, you will be able to practice the Italian Indefinite Moods, or Modi Indefiniti. I won’t go into details, since I wrote more structured blogs already.

The Italian infinito, participio and gerundio are modi indefiniti because they do not provide any particular information about the subject or the timing of a sentence.

Gerundio and Infinito have “implicit subjects” and ignore totally the gender and number of a subject. In other words, they usually live together with another verb and they “borrow” the subject from it. For example:

  • Studio l’italiano leggendo i giornali.
  • Studiamo l’italiano leggendo i giornali.

The gerundio leggendo is invariabile. The two subjects, io and noi, don’t have any impact on leggendo, which doesn’t change.

The Gerundio just indicates how io or noi study Italian.

We call it a gerundio di modo. Again, review the related blog linked above for a complete explanation of the Italian Gerund.

The Participio however, does change: Mario è andato; Gli amici sono andati. You know that already, right?

Participio, Gerundio and Infinito have two tenses each: semplice and composto, or presente and passato in old grammar books.

The definition of presente and passato is convenient but misleading, since they really don’t have a particular place in time. For example:

  • Prima di mangiare, mi laverò le mani.
  • Dopo avere mangiato, mi laverò i denti.

I chose on purpose a main clause in the future (mi laverò). The first is an infinito semplice, the second is an infinito composto, which describes a complete action, not necessarily in the past.

The participio is particularly easy. It’s not part of the quiz.

The participio presente tense is usually a noun or an adjective: presidente, cantante, comandante or divertente, interessante, bollente…The participio passato is our beloved —ato, —uto, —ito (mangiato, bevuto, dormito) pattern.

Again, presente and passato are just labels, they do not indicate a position in time of the participio.

Finally, remember that the gerundio and infinito are special, because they merge with pronouns.

  • Voglio conoscerti meglio.
  • Conoscendoci meglio, diventeremo amici.

If you want to know more, we can talk about it during our Skype class. Are you ready?


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Alla prossima!

Quadro: Vittorio Matteo Corcos – Giovane con il foulard giallo (before 1933)

Italian verbs, “di” or “a”? Countdown quiz.

Time to practice Italian verbs followed by “di” and “a”. Countdown quiz – 20 minutes

  • Ho cominciato a leggere un libro.
  • Ho finito di leggere un libro.

 

These two examples show how some verbs (e.g. cominciare & finire) can connect with a second infinitive verb (leggere, in this case) with the prepositions A or DI. There’s no strict rule about the choice, you will need to learn every single situation.

If you are not familiar with this topic please read these two blogs.

You have 20 minutes to try the quiz. Cominciamo?


 

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Il condizionale, a recap – audio & quiz

Time to recap the Italian condizionale. With a quiz and audio examples

I hope this post will help you to clarify the use of the Italian conditional mood, called condizionale. I assume this is not the first time you see a discussion about the condizionale. Please consider this post as a simple recap. If you need a more detailed explanation, in Italian or English, please book a Skype class.

If you are a native English speaker, the title of this topic could be confusing. The Italian condizionale, is not only about “conditional sentences“, called “periodo ipotetico” on Italian grammar books.

  • Vorrei (avrei voluto) che tu venissi (fossi venuta) con me.

In a periodo ipotetico, we can combine the congiuntivo and the condizionale together to express a present or past possibility and a present or past outcome. Or future, even though the condizionale and the congiuntivo don’t have a future tense.  This is another class, so let me know if you need more examples. Today we’ll talk about the condizionale, with a particular focus on the condizionale composto. Some periodo ipotetico will be included in the final quiz.

The condizionale is a well defined mood, meaning that it has tenses, structure, precise conjugations, irregular verbs. Here’s a sample.

 

 

We can simplify and say that the Italian condizionale is equivalent to would, could, should, might + a second verb in English. However, since the comparison with English can be misleading, we’ll go straight to the Italian explanation.

The condizionale has two tenses, semplice e composto. We use it for expressing a desire in the present or future (semplice) or an unfulfilled desire or assumption in the past (composto).

  • Mangerei un gelato.
  • Avrei mangiato un gelato.

In the first case, I would like to eat an ice-cream, in the second I would have eaten one, meaning that I did not.

We can express:

An opinion

  • Sarebbe bello vedere una partita di calcio.
  • Sarebbe stato bello vedere una partita di calcio.

A kind suggestion

  • Dovresti mangiare di meno.
  • Avresti dovuto mangiare di meno.

Rumours

  • A quanto pare, Michele adesso vivrebbe in Australia. (Forse vive in Australia)
  • A quanto pare, Michele in passato sarebbe vissuto in Australia. (Forse è vissuto in Australia)

A kind request

  • Vorrei parlarti.
  • Avrei voluto parlarti. (ma non l’ho fatto).

a desire

  • Verrei al mare con voi. (posso o non posso…).
  • Sarei venuto al mare con voi. (ma non ho potuto).

Il condizionale passato, a few words, and some examples with audio

 

The past conditional is a special tense, let’s see how we can use it.

We can describe a missed opportunity in the past…

  • Ieri sarei venuto al concerto ma non avevo soldi.

…or in the future.

  • Luigi mi ha detto che domani sarebbe venuto (verrà) al concerto.

He told me that tomorrow he will come to the concert. We can use the future tense – verrà – if we are sure that he will come, or report what Luigi said back then, and most likely will happen tomorrow, using the condizionale composto. So this is a future situation / chance described as complete (perfect).

Condizionale composto as “impossibilità”. Audio examples.

  • Impossibilità nel passato

Something that didn’t happen in the past. Plain and simple.


  • Avrei studiato all’università ma ho dovuto lavorare.
  • Sarei venuto alla tua festa però ero malato.
  • Ieri avrei preso l’autobus ma c’era sciopero
  • Impossibilità nel futuro immediato

The impossible action is a few moments from now. We imagine the action as complete but impossible. Both semplice and composto are possible.


  • Ti avrei accompagnato (or Ti accompagnerei) a casa in macchina ma ora non ho più benzina.
  • Adesso avrei aperto (or Aprirei) una bottiglia di vino, ma so che non bevi.
  • Buona questa pizza! Ne avrei ordinata (or Ne ordinerei) un’altra ma sono pieno.
  • Impossibilità nel futuro

Something that won’t happen in future. We imagine the impossible action as complete and give more intensity to the sentence. In the following examples the condizionale composto is mandatory, not alternative to the condizionale semplice.

  • Domani sarei andato a correre ma pioverà.
  • L’anno prossimo sarei dovuto andare in pensione ma devo lavorare ancora.
  • Il mese prossimo avrei cominciato un corso di inglese, ma lo hanno cancellato.

A last note. Irregular verbs of the condizionale and the futuro semplice are the same. The condizionale (io) Verrei is the future Verrò, Andrei / Andrò… If you know that a verb is irregular with the futuro tense, it’s irregular with the condizionale.

Again, if this is your first time with the condizionale, try the quiz and get in touch for a more detailed lesson. Everyone, please check your performance against the average score after the quiz (click “finish quiz”).

Alla prossima.

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