Le preposizioni semplici: 20 frasi – Esercizio di ripasso

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Il primo quiz dell’anno nuovo – Livello B1

Buon anno a tutti.

Con il breve quiz di oggi, ripasseremo un paio strutture del livello B1.

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In bocca al lupo!

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Passato Prossimo VS Imperfetto – Quiz di livello intermedio

Uno dei primi ostacoli che si incontrano nello studio dell’italiano è la scelta corretta tra il passato prossimo e l’imperfetto

Il quiz di oggi servirà a chiarire alcuni errori comuni nell’uso del passato prossimo e dell’imperfetto. Per esempio:

  • Conoscevo tuo padre, era una brava persona.
  • Ho conosciuto il fidanzato di mia figlia, è un cretino.

Nel primo caso usiamo l’imperfetto, nel secondo il passato prossimo.

Lo sai perché? Scoprilo con questo quiz.


Se stai usando un telefonino o un tablet, ruotalo in orizzontale.

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In alcune frasi, il passato prossimo e l’imperfetto sono entrambi possibili, ma di solito uno è più logico o più comune dell’altro. Nelle frasi dove erano sovrapponibili li ho inclusi entrambi, ma ci sono differenze sostanziali. Se vuoi saperne di più, possiamo parlarne a lezione su Skype.

Adolfo Wildt – Martirologio (1894)

I connettivi – Esercizio di ripasso


E’ molto importante usare i connettivi in modo corretto. Lo faremo con un esercizio di ripasso

Con questa breve introduzione e il quiz vedremo a grandi linee cosa sono i connettivi e come si usano. Per una spiegazione più approfondita, possiamo parlarne a quattr’occhi su Skype.

Veniamo al dunque. I connettivi italiani sono congiunzioni, avverbi, locuzioni, alcuni verbi che hanno la funzione di collegare in modo logico dei fatti, dei concetti, degli eventi all’interno di una frase.

Non parliamo perciò di elementi grammaticali che non hanno valore logico in sé. Per esempio, i pronomi relativi (cui, quale, che etc…) connettono due frasi ma sono “neutri” non hanno significato intrinseco. Non sono connettivi.

In sostanza, i connettivi mettono in relazione logica due o più elementi di una frase instaurando un rapporto:

  • di causa (poiché, per colpa di…)
  • di conseguenza (allora, dunque…)
  • di tempo (poi, successivamente…)
  • di scopo (affinché, in modo da…)
  • di modo (come, nel modo che…)
  • di contrasto (però, tuttavia…)
  • di concessione (nonostante, d’altra parte…)
  • di dubbio (se, supponendo che…)
  • di inclusione (e, anche …)
  • di esclusione (tranne, eccetto…)
  • di struttura, ossia un’ampia famiglia di parole chiave che servono a introdurre, chiarire e spiegare, ordinare e concludere, esprimere opinioni e generalizzare.

Ne possiamo parlare a lezione su Skype. Nel frattempo, potete risolvere il quiz. Se siete già iscritti o siete miei studenti potete fare login e accedere liberamente al quiz; altrimenti, iscrivetevi gratuitamente usando il form in questa pagina per ricevere questi esercizi nel vostro inbox.

Siete pronti?


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Quiz

I connettivi – Esercizio di ripasso

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Resteremo in ufficio (finché, affinché, finalmente) finché il lavoro non sarà finito.


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Video – L’estate 2022 – Prova di ascolto, Livello B2 – C1

Cosa faranno gli italiani la prima estate dopo la pandemia?


In questo breve video di Snack News del Corriere della Sera, la brava giornalista Diana Cavalcoli intervista Cristina Mottironi, docente all’Università Bocconi di Milano. Il servizio ci porta con la fantasia alla prossima estate italiana; la prima, attesissima estate dopo l’emergenza sanitaria del Covid.

Cosa faranno gli italiani in vacanza? Rimarranno qui a godersi l’Italia o viaggeranno all’estero? E gli stranieri che faranno?

Il video è breve, molto interessante e si parla a velocità spedita. L’italiano è complesso ma molto pulito, senza accenti forti o espressioni particolarmente difficili. Le scritte in sovrimpressione aiutano molto a comprenderne il contenuto e quindi Il livello è intermedio / avanzato.

Siete pronti?

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Fonte del video: Snack News | Corriere della Sera

Prova di Ascolto – Livello C1 – Italian Sounding

Italian sounding, quando i prodotti sembrano italiani ma non lo sono

Italian Sounding, quando i prodotti sembrano italiani ma non lo sono


Ciao a tutti. Oggi vi chiederò di ascoltare e comprendere un breve filmato tratto dal sito YouTube del Corriere della Sera, storico giornale milanese.

Il pezzo, preparato dalla bravissima giornalista Chiara Severgnini, parla del cosiddetto “Italian Sounding”, un neologismo usato in Italia per indicare prodotti che sembrano italiani ma non lo sono.

Avrete probabilmente sentito parlare del Parmesan, imitazione del Parmigiano Reggiano, del Prosek, il vino Prosecco della Croazia, oltre ai vari tipi di sughi e piatti che sono popolari all’estero ma non in Italia.

Marinara, Alfredo, Feast of the Seven Fishes, Italian dressing e altri nomi molto noti alle orecchie degli stranieri, non hanno senso in Italia ma attirano molti consumatori, affascinati dal nome italiano.

E’ una cosa positiva o no? Cosa possiamo fare in Italia per proteggere i nostri prodotti originali?

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Italian Nouns – Guide and Quiz

Italian nouns, called sostantivi, are important elements of our language. Learn basic rules, patterns and practice with a quiz


Italian nouns are a variable part of a sentence, meaning that they can be masculine, feminine, singular or plural, according to the object they describe.

Nomi Propri

They are literally the “name” of a person or a place. We need a capital letter.

  • Luigi è un bravo ragazzo.
  • Andiamo a Roma?
  • Il fiume Po è il più lungo d’Italia.

Nomi Comuni

They describe people or things. We can subdivide this large family of words in three groups:

Nomi Concreti, describing tangible objects:

  • Ho comprato un telefonino nuovo.
  • Oggi c’è un sole bellissimo!
  • Da piccolo avevo una vecchia bicicletta scassata.

Nomi Astratti, describing intangible objects:

  • Ci vuole pazienza per imparare l’inglese.
  • Non capisco il perché di tanta fretta.
  • Il futuro è incerto.

Nomi Collettivi, singular and plural nouns describing a group of objects or people:

  • Il pubblico al concerto era festante.
  • Passando per la campagna, abbiamo visto un gregge di pecore.
  • Le stoviglie vanno lavate subito dopo il pranzo.

Structure of Italian nouns

Looking at the structure of Italian nouns, we can identify four groups:

  • Nomi primitivi – They are “root” nouns, from which other sostantivi come (also adjectives verbs and adverbs, not in the scope of this blog). For example, the word terra, earth, doesn’t come from another Italian word.
  • Nomi derivati – When we add a prefix or a suffix to primitive nouns or adjectives, we get other words, in our case other nouns. Terra → terreno, territorio, conterraneo etc.

Down below are two incomplete lists of prefixes and suffixes. Italian is obviously influenced by Latin and Greek, so many of the words you will see here are familiar to English speakers. I have omitted many Greek and Latin specific suffixes and prefixes of common use (psico-, meta-, eno-, -teca, -logia etc…). If you are interested to know more, click on the Wikipedia links.

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Common prefixes

PREFISSOSIGNIFICATOESEMPIO
a-, ad-, ac-direction, purposeadattatore
a-, an- (greek)without, notanarchico
ab-, as-farassenteista
ambi-bothambivalenza
ante-, anti-beforeantenato
anti- (greek)againstanticorpo
arci-superlativearcivescovo
bi-, bis-two, twicebisnonno
circo-, circum-aroundcircondario
con-, com-, co-withcoinquilino
contra-, contro-oppositecontrordine
de-, di-, dis-without, opposite, fardisadattato
extra-, estra-, stra-much, out ofextracomunitario
in- im-, ir-not, inside, make / becomeimpotenza
inter-betweeninterferenza
intra-, intro-insideintrospezione
iper-overipertensione
ipo-belowipotesi
mis-notmiscredente
oltre-, ultra-beyondultrasuoni
pre-, pro-beforeprefisso
proto-beforeprototipo
re-, ri-againRinascimento
retro-backretromarcia
sub-, sotto-, so-, som-undersommergibile
super-, sovra-up, oversuperconduttore
trans-, tras-, tra-beyond, throughtrasporto
ultra-much, beyondultrasuoni
you can find more on this wikipedia page

Common suffixes

SUFFISSOFUNZIONEESEMPIO
-agginequalitytestardaggine
-aggioactionmonitoraggio
-agliagroupboscaglia
-aiagroup, placelegnaia
-aioactivity, placenotaio, pollaio
-aioloactivityboscaiolo
-amegroupfogliame
-anoactivityguardiano
-ante, -enteactivitycantante, tenente
-anza, -enzaquality, actionimportanza, penitenza
-arioactivity, group, toolveterinario, schedario, lampadario
-atogroup, placecaseggiato, commissariato
-eriaquality, placegalanteria, pizzeria
-escagroupscolaresca
-esimo, -ismodoctrinecristianesimo – socialismo
-eta, -etogrouppineta, frutteto
-etàqualitysobrietà
-ficeactivityorefice
-iereactivity, containercameriere, candeliere
-igiaqualityingordigia
-ilecontainerfienile
-ioneactioncollisione
-istaactivitycollezionista
-itudinequalitysolitudine
-mentoaction, groupmovimento, reggimento
-oioinstrument, placerasoio, mattatoio
-olaioactivitycalzolaio
-oreactivityattore, genitore
-uraaction, group, placerottura, pianura
-utaactionbevuta
-vendoloactivityfruttivendolo
you can find more on this wikipedia page
  • Nomi alterati – We can change the meaning of a noun by adding a suffix.

— diminutivo (makes it small) —> (-ino, -etto, -icciolo, -ello) —> ragazzino

— vezzeggiativo (makes it cute) —> (-uccio, otto, -olo, -ino, -etto) —> ragazzetto

— accrescitivo (makes it big) —> (-one) —> ragazzone

— dispregiativo (makes it bad) —> (-accio, -uncolo, -astro) —> ragazzaccio


  • Nomi composti – this is a large family of nouns made of two words. In this case it is important to follow some basic rules on how we build their plural. That’s pretty messy and Italians often make mistakes, so don’t worry too much about it. In detail:

** nuon + noun

If the word is made of nouns having the same gender, we change the final noun.

Arcobaleno —-> Arcobaleni

If the word is made of nouns having a different gender, we change the first noun.

Pescespada —> Pescispada


** noun + adjective

In this case, they both change.

Cassaforte —> Casseforti


** adjective + noun

Change just the ending.

Altopiano —> Altopiani


** adjective + adjective

Change just the ending.

Chiaroscuro —> Chiaroscuri


** verb + noun

This one is rather difficult. If the noun is plural or feminine, the plural is invariable.

Il portacenere —> I portacenere

L’asciugacapelli —> Gli asciugacapelli

If the noun is masculine, the plural changes accordingly.

Il copriletto —> I copriletti


** verb + verb

Those are invariable.

Il dormiveglia —> I dormiveglia


There are so many exceptions that I decided to not include them in this blog. For example, the plural of pomodoro can be pomodori (the most used) but also pomidoro and pomidori. Forget about it.

A last note on foreign words that are now part of the Italian vocabulary. They all have an invariable plural. For example, we say un computer, due computer; un manager, due manager.

This includes Latin. There are of course many Latin words as part of the Italian language, but we should consider Latin as a sort of “foreign” language. The plural of referendum is therefore referendum and not referenda; the plural of auditorium isn’t auditoria. It’s common to use Curricula as plural of Curriculum (resume) even though it’s wrong.

I hope you will find this useful in future. Please solve the quiz. Alla prossima!

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NOVISSIMA. Albo d’arti e lettere 1902 copertina – Edoardo De Fonseca1902

Prova di ascolto intermedio B2 – Il lavoro del futuro

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I pronomi relativi – esercizio di ripasso

Oggi ripasseremo i pronomi relativi con un esercizio di livello intermedio

I pronomi relativi sono tra gli argomenti più interessanti che abbiamo studiato. Servono a unire e semplificare due o più frasi che hanno elementi comuni. Ne esistono di diversi tipi, spesso abbinati alle preposizioni. È importante fare pratica per costruire frasi corrette e sintetiche. Se avete domande, scrivetele pure nei commenti.

Siete pronti?


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Giovanni Boldini – Ritratto di Rita de Acosta – 1911

Indicativo trapassato prossimo spiegato in italiano – Quiz

Oggi parleremo del trapassato prossimo dell’indicativo, in italiano. Quiz di livello intermedio

Avevamo già parlato del trapassato prossimo in un altro blog per principianti, in inglese. E’ tempo di approfondire l’argomento con un articolo in italiano e un quiz di livello intermedio.

Che cos’è il trapassato prossimo

Prima di tutto, definiamo l’ambito del trapassato prossimo. Si tratta di un tempo passato dell’indicativo, il modo della realtà, e descrive “il passato del passato”. Gli altri tempi passati dell’indicativo sono il passato prossimo, imperfetto, il passato remoto e il trapassato remoto.

Tralasceremo per il momento il trapassato remoto che, ormai, praticamente si usa pochissimo nell’italiano parlato e rimane raro anche nell’italiano scritto, virtualmente sostituito dal trapassato prossimo.

Il trapassato prossimo interagisce con tempi al passato descritti anche da modi diversi dall’indicativo; per esempio il congiuntivo, il gerundio, l’infinito etc.

Un altro nome del trapassato prossimo, ormai in disuso, è “piuccheperfetto”, simile al “pluperfect” inglese (I had done etc.).

Da questo nome si capisce che, a differenza dell’imperfetto, al quale assomiglia, il trapassato è un tempo “perfetto”, completo, o comunque delimitato da un evento o una situazione in cambiamento.

Come si costruisce

Occorre ricordare come si forma il trapassato prossimo: con l’imperfetto dei verbi essere e avere e il participio passato.


 essereavere
ioero andato/aavevo comprato
tueri andato/aavevi comprato
lui / leiera andato/aaveva comprato
noieravamo andati/eavevamo comprato
voieravate andati/eavevate comprato
loroerano andati/eavevano comprato

Alcuni esempi:

  • Quando mi hai chiamato, avevo appena finito di fare la doccia.
  • Eravamo già arrivati quando ha cominciato a piovere.
  • Avevo già visto questo film, quindi mi sono addormentato.
  • I miei nonni erano emigrati dal Piemonte.
  • Mi ero dimenticato il pane e sono tornato indietro.
  • Anche se non aveva pagato, si alzò e uscì dal ristorante.
  • Se ne era già andato prima che tu arrivassi.
  • Aveva passato brillantemente l’esame, lasciando tutti sorpresi.
  • Non si era lavata le mani prima di mangiare.

Il trapassato prossimo di essere e avere si costruisce con i participi di essere e avere:

  • Non avevo mai avuto la febbre così alta. (Prima d’ora).
  • Laura era già stata in vacanza a Capri. (Prima d’ora).

L’uso del trapassato prossimo nel parlato quotidiano

Quando abbiamo due azioni nel passato e vogliamo evidenziare una discontinuità, un cambiamento, possiamo o dobbiamo usare il trapassato prossimo.

“Possiamo” o “dobbiamo” usare il trapassato prossimo perché a volte non è veramente necessario. Quando la sequenza delle azioni nel passato è lineare, possiamo tranquillamente utilizzare il passato prossimo o altri tempi del passato. Per esempio:

  • Siamo andati al mercato e abbiamo comprato la verdura.

Chiaramente, in questo caso non è necessario dare profondità alla prima azione perché gli eventi avvengono in una sequenza logica continua, senza interruzioni o cambiamenti significativi.

Altre volte, invece, è necessario creare una discontinuità o una sequenza di azioni più articolata, spesso avvalendoci di avverbi di tempo quali già, ancora, non ancora, dopo che, appena, mai, sempre eccetera. Rivediamo la prima frase degli esempi che abbiamo letto all’inizio.

  • Quando mi hai chiamato, avevo appena finito di fare la doccia.

In questo caso vogliamo rimarcare la fine della prima azione, fare la doccia, e staccarla nettamente dall’azione successiva, quando mi hai chiamato.  Il trapassato prossimo è sempre l’azione più vecchia. In questo caso dobbiamo usare il trapassato prossimo.

Vi capiterà spesso di incontrare il trapassato prossimo da solo e di chiedervi perché sia necessario usarlo senza un’azione successiva. Si tratta in realtà di casi in cui l’azione al passato che lo segue è sottintesa, così chiara nel contesto che non è necessario esplicitarla.

  • Non avevo capito. (Poi invece ho capito).
  • Avevamo lasciato qui le chiavi. (Prima di perderle).
  • Vi eravate persi? (Prima di ritrovare la strada).

Un’altra particolarità del trapassato prossimo è legata al declino del passato remoto. Avevamo già spiegato altrove come il passato prossimo, specialmente nel Nord Italia, stia soppiantando il passato remoto.

Il fenomeno riguarda il trapassato prossimo che, a volte, in modo improprio ma molto diffuso, viene usato per narrare eventi lontani che non hanno connessione con il presente o che nel frattempo sono cambiati.

Ne abbiamo già visto uno, nella lista degli esempi all’inizio dell’articolo. Vediamone altri:

  • I miei nonni erano emigrati dal Piemonte. (Invece di “emigrarono”).
  • Avevano comprato una casa al mare e ci vanno spesso. (invece di “comprarono”)
  • I romani avevano conquistato l’Europa. (invece di “conquistarono”).

Essendo milanese, l’uso del trapassato prossimo come sostituto del passato remoto mi sembra abbastanza naturale ma, probabilmente, agli occhi di un toscano o un di siciliano queste frasi sembrerebbero un po’ scorrette.

In ogni caso, questo uso del trapassato è molto diffuso e codificato nella grammatica.

Vi lasco all’esercizio sul trapassato prossimo. In bocca al lupo.

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Filippo Agricola – Ritratto di Costanza Monti Perticari – 1821

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