Participio, Gerundio, Infinito – Quiz

The Italian participio, gerundio and infinito are “modi indefiniti”


With this quick recap and quiz, you will be able to practice the Italian Indefinite Moods, or Modi Indefiniti. I won’t go into details, since I wrote more structured blogs already.

The Italian infinito, participio and gerundio are modi indefiniti because they do not provide any particular information about the subject or the timing of a sentence.

Gerundio and Infinito have “implicit subjects” and ignore totally the gender and number of a subject. In other words, they usually live together with another verb and they “borrow” the subject from it. For example:

  • Studio l’italiano leggendo i giornali.
  • Studiamo l’italiano leggendo i giornali.

The gerundio leggendo is invariabile. The two subjects, io and noi, don’t have any impact on leggendo, which doesn’t change.

The Gerundio just indicates how io or noi study Italian.

We call it a gerundio di modo. Again, review the related blog linked above for a complete explanation of the Italian Gerund.

The Participio however, does change: Mario è andato; Gli amici sono andati. You know that already, right?

Participio, Gerundio and Infinito have two tenses each: semplice and composto, or presente and passato in old grammar books.

The definition of presente and passato is convenient but misleading, since they really don’t have a particular place in time. For example:

  • Prima di mangiare, mi laverò le mani.
  • Dopo avere mangiato, mi laverò i denti.

I chose on purpose a main clause in the future (mi laverò). The first is an infinito semplice, the second is an infinito composto, which describes a complete action, not necessarily in the past.

The participio is particularly easy. It’s not part of the quiz.

The participio presente tense is usually a noun or an adjective: presidente, cantante, comandante or divertente, interessante, bollente…The participio passato is our beloved —ato, —uto, —ito (mangiato, bevuto, dormito) pattern.

Again, presente and passato are just labels, they do not indicate a position in time of the participio.

Finally, remember that the gerundio and infinito are special, because they merge with pronouns.

  • Voglio conoscerti meglio.
  • Conoscendoci meglio, diventeremo amici.

If you want to know more, we can talk about it during our Skype class. Are you ready?


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Alla prossima!

Quadro: Vittorio Matteo Corcos – Giovane con il foulard giallo (before 1933)

Italian verbs, “di” or “a”? Countdown quiz.

Time to practice Italian verbs followed by “di” and “a”. Countdown quiz – 20 minutes

  • Ho cominciato a leggere un libro.
  • Ho finito di leggere un libro.

 

These two examples show how some verbs (e.g. cominciare & finire) can connect with a second infinitive verb (leggere, in this case) with the prepositions A or DI. There’s no strict rule about the choice, you will need to learn every single situation.

If you are not familiar with this topic please read these two blogs.

You have 20 minutes to try the quiz. Cominciamo?


 

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Il condizionale, a recap – audio & quiz

Time to recap the Italian condizionale. With a quiz and audio examples

I hope this post will help you to clarify the use of the Italian conditional mood, called condizionale. I assume this is not the first time you see a discussion about the condizionale. Please consider this post as a simple recap. If you need a more detailed explanation, in Italian or English, please book a Skype class.

If you are a native English speaker, the title of this topic could be confusing. The Italian condizionale, is not only about “conditional sentences“, called “periodo ipotetico” on Italian grammar books.

  • Vorrei (avrei voluto) che tu venissi (fossi venuta) con me.

In a periodo ipotetico, we can combine the congiuntivo and the condizionale together to express a present or past possibility and a present or past outcome. Or future, even though the condizionale and the congiuntivo don’t have a future tense.  This is another class, so let me know if you need more examples. Today we’ll talk about the condizionale, with a particular focus on the condizionale composto. Some periodo ipotetico will be included in the final quiz.

The condizionale is a well defined mood, meaning that it has tenses, structure, precise conjugations, irregular verbs. Here’s a sample.

 

 

We can simplify and say that the Italian condizionale is equivalent to would, could, should, might + a second verb in English. However, since the comparison with English can be misleading, we’ll go straight to the Italian explanation.

The condizionale has two tenses, semplice e composto. We use it for expressing a desire in the present or future (semplice) or an unfulfilled desire or assumption in the past (composto).

  • Mangerei un gelato.
  • Avrei mangiato un gelato.

In the first case, I would like to eat an ice-cream, in the second I would have eaten one, meaning that I did not.

We can express:

An opinion

  • Sarebbe bello vedere una partita di calcio.
  • Sarebbe stato bello vedere una partita di calcio.

A kind suggestion

  • Dovresti mangiare di meno.
  • Avresti dovuto mangiare di meno.

Rumours

  • A quanto pare, Michele adesso vivrebbe in Australia. (Forse vive in Australia)
  • A quanto pare, Michele in passato sarebbe vissuto in Australia. (Forse è vissuto in Australia)

A kind request

  • Vorrei parlarti.
  • Avrei voluto parlarti. (ma non l’ho fatto).

a desire

  • Verrei al mare con voi. (posso o non posso…).
  • Sarei venuto al mare con voi. (ma non ho potuto).

Il condizionale passato, a few words, and some examples with audio

 

The past conditional is a special tense, let’s see how we can use it.

We can describe a missed opportunity in the past…

  • Ieri sarei venuto al concerto ma non avevo soldi.

…or in the future.

  • Luigi mi ha detto che domani sarebbe venuto (verrà) al concerto.

He told me that tomorrow he will come to the concert. We can use the future tense – verrà – if we are sure that he will come, or report what Luigi said back then, and most likely will happen tomorrow, using the condizionale composto. So this is a future situation / chance described as complete (perfect).

Condizionale composto as “impossibilità”. Audio examples.

  • Impossibilità nel passato

Something that didn’t happen in the past. Plain and simple.


  • Avrei studiato all’università ma ho dovuto lavorare.
  • Sarei venuto alla tua festa però ero malato.
  • Ieri avrei preso l’autobus ma c’era sciopero
  • Impossibilità nel futuro immediato

The impossible action is a few moments from now. We imagine the action as complete but impossible. Both semplice and composto are possible.


  • Ti avrei accompagnato (or Ti accompagnerei) a casa in macchina ma ora non ho più benzina.
  • Adesso avrei aperto (or Aprirei) una bottiglia di vino, ma so che non bevi.
  • Buona questa pizza! Ne avrei ordinata (or Ne ordinerei) un’altra ma sono pieno.
  • Impossibilità nel futuro

Something that won’t happen in future. We imagine the impossible action as complete and give more intensity to the sentence. In the following examples the condizionale composto is mandatory, not alternative to the condizionale semplice.

  • Domani sarei andato a correre ma pioverà.
  • L’anno prossimo sarei dovuto andare in pensione ma devo lavorare ancora.
  • Il mese prossimo avrei cominciato un corso di inglese, ma lo hanno cancellato.

A last note. Irregular verbs of the condizionale and the futuro semplice are the same. The condizionale (io) Verrei is the future Verrò, Andrei / Andrò… If you know that a verb is irregular with the futuro tense, it’s irregular with the condizionale.

Again, if this is your first time with the condizionale, try the quiz and get in touch for a more detailed lesson. Everyone, please check your performance against the average score after the quiz (click “finish quiz”).

Alla prossima.

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I pronomi – 10 minutes challenge

You have 10 minutes to solve this quiz about the Italian pronomi.

Siete pronti per rivedere i pronomi?


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Comparativi e superlativi – Quiz intermedio

Possiamo usare gli aggettivi e gli avverbi italiani per esprimere una qualità, ma anche l’intensità di questa qualità con i comparativi e i superlativi.


Gli aggettivi

  • Grande, più grande, grandissimo.
  • Piccolo, più piccolo, piccolissimo.

In questi due esempi, grande e piccolo sono aggettivi di grado positivo, cioè  esprimono una qualità senza un confronto.

Più grande e più piccolo, sono aggettivi di grado comparativo, cioè esprimono una qualità attraverso un confronto.

Grandissimo e piccolissimo sono detti di grado superlativo, perché la qualità che esprimono è più rilevante del normale.

Tralasciando gli aggettivi di grado positivo, che sono quei normalissimi aggettivi che avete studiato quando eravate principianti, possiamo concentrarci sui comparativi e i superlativi.


 

Il grado comparativo degli aggettivi

Possiamo fare un paragone usando un aggettivo e più elementi. Per esempio:

  • Laura è più alta di Federica.
  • Laura è meno alta di Federica.
  • Laura è alta quanto (come) Federica.

Oppure, possiamo fare un paragone usando più aggettivi e un solo elemento.

  • Laura è più furba che intelligente.
  • Laura è meno furba che intelligente.
  • Laura è tanto furba quanto intelligente.

In questi esempi, ci sono tre possibili risultati che rappresentano il comparativo di maggioranza, di minoranza, di uguaglianza.

Andiamo ad analizzare uno per uno questi tre comparativi.

  • Il comparativo di maggioranza si ottiene semplicemente mettendo il “più” per paragonare gli elementi, separati da “di” o “che”. Le regole che ci aiutano decidere quando usare “di” e quando usare “che”, sono abbastanza complesse, ma possiamo adottare una semplificazione che funziona nella maggioranza dei casi, con diverse eccezioni. Come negli esempi che abbiamo appena visto, quando facciamo un paragone tra due elementi differenti, usiamo “di”. Invece, quando facciamo un paragone tra due qualità di uno stesso elemento usiamo “che”. Se volete conoscere nel dettaglio le regole, possiamo parlarne a lezione.
  • Il comparativo di minoranza, segue più o meno le stesse regole nel comparativo di maggioranza, ovviamente usiamo la parola “meno”.
  • Il comparativo di uguaglianza, richiede l’uso di “tanto…quanto” o “come”.

Il grado superlativo degli aggettivi.

Esistono due tipi di superlativo, relativo e assoluto.

Il superlativo relativo si usa quando il paragone si fa all’interno di un gruppo di persone o di cose.

  • Federica e la ragazza più bella della classe.

Quindi si costruisce con l’articolo (la, in questo caso) il gruppo a cui fa riferimento (la classe).

A volte, il superlativo introduce il congiuntivo.

  • È il film più divertente che abbia mai visto.

Il superlativo assoluto si costruisce con il suffisso -issimo.

  • Federica è una ragazza bellissima.

È bellissima e basta. Non ha bisogno di paragoni.

Esistono dei comparativi e superlativi irregolari. I più comuni sono:

comparativi e superlativi speciali

È chiaro come i due superlativi assoluti abbiano un valore diverso. Massimo non è uguale grandissimo, pessimo non è uguale a cattivissimo e così via.

Possiamo ottenere un superlativo assoluto anche nei seguenti modi:

  • Aggiungendo un aggettivo che ha un significato simile: bagnato fradicio, arrabbiato nero, eccetera…
  • Duplicando l’aggettivo: facile facile; veloce veloce, giusto giusto …
  • In italiano parlato, aggiungendo l’aggettivo bello: bello contento ( = contentissimo)
  • il/la/i/le più … Flavia è la più bella.
  • aggiungendo un avverbio all’aggettivo: molto, estremamente, decisamente, assai + ricco.

Gli avverbi

Se non vi è chiara la differenza tra un avverbio e un aggettivo, andate a leggere questo blog.

In poche parole, un aggettivo descrive un nome, un avverbio descrive un verbo.

  • Maria è buona (aggettivo).
  • Maria cucina bene (avverbio).

Anche moltissimi avverbi (specialmente avverbi di modo e di tempo) possono formare un comparativo.

  • tardi —> più tardi —> tardissimo
  • presto —> più presto (prima) —> prestissimo

eccetera…

I più comuni avverbi che formano un comparativo, sono anche irregolari:

  • bene —> meglio —> ottimamente / benissimo
  • male —> peggio —> pessimamente / malissimo
  • molto —>  più —> moltissimo
  • poco —> meno —> pochissimo

Molto spesso, meglio e peggio si usano al posto di migliore e peggiore, ma non viceversa.

Posso dire che “Maria è meglio di Laura”, ma non posso dire “Maria cucina migliore di Laura”, devo dire” Maria cucina meglio di Laura”.

È tutto. Questo argomento potrebbe essere trattato in modo più ampio e articolato, ma per ora ci fermiamo qui. Se volete parlarne a lezione, fatemi un fischio. Provate il quiz e fatemi sapere come è andato. Alla prossima.


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Quadro di oggi: Silvestro LegaLa visita (1868)

Preposizioni livello intermedio – countdown quiz


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Countdown Quiz – Vocabolario intermedio

Questo è un esercizio di vocabolario intermedio

Metti alla prova la tua conoscenza del vocabolario italiano. Completa il quiz e confronta tuo punteggio con la media degli altri studenti.

Se hai delle risposte alternative, scrivile nei commenti.


 

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La forma passiva e impersonale – Quiz

Conosci la forma passiva e quella impersonale? Mettiti alla prova con un quiz non troppo facile

Ciao a tutti, come va?

Ho pensato che fosse il momento di proporre un bel quiz sulla forma passiva e quella impersonale. Non si tratta solamente di mettere al posto giusto il classico “si”, ma di analizzare e pensare a come cambiano gli aggettivi, i pronomi, i verbi “venire” e “andare”.

Parli inglese e vuoi migliorare la grammatica italiana di livello B1?

Prova il nostro corso “Avanti!”: Spiegazioni in inglese, pratica in itlaliano-

Prima lezione: 29 settembre 2024

https://dante-learning.com/eng/di-corsa-pagina-introduttiva/


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Il quadro di oggi: Vittorio Matteo Corcos – Ritratto di donna (1900 ca)

Un ormone speciale – Quiz di livello intermedio

carboidrati. o proteine

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