VERTIGINE di Paolacci & Ronco


👥 Personaggi

  • Jolanda Trevi – Receptionist del Bristol Palace Hotel. Donna meticolosa e abitudinaria, si trova improvvisamente coinvolta in un evento inatteso.
  • Paolo Nigra – Vicequestore aggiunto, è il protagonista della storia. Intelligente, riservato, ironico. È chiamato a indagare in un contesto che si rivela subito complesso.
  • Marta Santamaria – Assistente capo. Diretta e concreta, affianca Nigra con spirito pratico e qualche colorita espressione romanesca.
  • Giacomo Caccialepori – Ispettore capo. Collaboratore fidato, si occupa di raccogliere informazioni e testimonianze con metodo.
  • Camaioni e Milena – Lui è il capo carismatico e invadente dell’agenzia in soggiorno all’hotel; lei, una project manager giovane e competente. Il loro rapporto attira presto l’attenzione degli investigatori.
  • Chegia e Stranieri – Due colleghi dell’agenzia, brillanti e sarcastici. Forniscono una testimonianza preziosa, anche se filtrata da toni ironici.
  • Elia Evangelisti – Sostituto procuratore. Appassionato di cinema, affronta i casi con entusiasmo intellettuale e uno stile tutto suo.
  • Rocco – Compagno di Paolo Nigra. Attore e confidente, è la voce della riflessione e della tenerezza nella vita del protagonista.

🍽️ Piatto protagonista

Brasato al Barolo

Simbolo di casa, affetto e radici. Torna più volte nel racconto come promessa di conforto e riconnessione.


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In un lunedì mattina plumbeo e soffocante di pioggia, la giornata della receptionist Jolanda Trevi al Bristol Palace Hotel prende una piega irreversibile. Sta ancora fissando infastidita un filo scucito sulla manica della sua divisa quando un uomo precipita davanti a lei dalla monumentale scalinata interna. Indossa una polo e pantaloni del pigiama; le ciabatte e lo smartphone lo seguono nel volo. Per qualche secondo Jolanda non comprende ciò che ha visto. Solo dopo, con un grido improvviso, dà voce al panico che le esplode dentro.

Paolo Nigra, vicequestore aggiunto, è ancora in treno, reduce da una cena di famiglia a Torino che gli ha lasciato solo malumore e un contenitore di brasato al Barolo. Mentre il convoglio si ferma inspiegabilmente nel nulla, riceve la telefonata della collega Marta Santamaria: un uomo, in pigiama e senza documenti, è morto cadendo dalle scale del Bristol. Non risulta registrato tra gli ospiti. Nigra capisce subito che si tratta di un caso per lui e scende dal treno pronto a immergersi nell’indagine.

Giunto all’hotel, Nigra trova la scena ancora intatta: il corpo riverso sul pavimento, la Scientifica al lavoro, nessuna identità certa. Le telecamere mostrano l’uomo entrare poco dopo le sette del mattino, in jeans e con uno zaino, ma nessuno lo ha visto cambiarsi. Gli ospiti dell’hotel, in particolare un gruppo aziendale guidato da Matteo Camaioni, sono stati radunati in una sala. Camaioni si mostra impaziente, desideroso di lasciare l’hotel e di “proteggere” l’immagine della sua azienda, ma Nigra lo ferma con decisione.

Il sostituto procuratore Elia Evangelisti arriva sulla scena con l’aria ispirata di un critico d’arte, incantato dalla bellezza liberty dell’albergo e dalla scalinata, che associa subito a Vertigo di Hitchcock. Parla di cinema e letteratura mentre gli agenti cercano di mantenere la concentrazione. Intanto, il medico legale conferma che l’uomo è morto sul colpo e che le ferite sono compatibili con la caduta. Nigra comincia a sospettare che l’ingresso dell’uomo sia avvenuto durante il cambio turno, quando l’attenzione del personale era distratta.

Alcuni ospiti sostengono di aver visto l’uomo a colazione, ma sono considerati poco affidabili. Una ragazza con la camicia strappata attira l’attenzione di Nigra, che nota il dettaglio in parallelo alla manica scucita di Jolanda. Una perquisizione completa dell’hotel ha inizio: bisogna trovare lo zaino dello sconosciuto, forse nascosto tra le zone comuni. L’ipotesi è che l’uomo si sia cambiato di nascosto, passando inosservato in un momento di confusione.

Nigra interroga Jolanda nella sala Bellini. Lei è scossa ma lucida. Conferma di non aver mai visto l’uomo prima della caduta e ribadisce che nessuno si è affacciato subito dopo. È certa che nessuno abbia assistito alla scena. Quando Nigra scopre che una delle stanze più eleganti, accanto a quella di Camaioni, è stata assegnata a Milena Mancini, una giovane dipendente molto bella, si insospettisce. Jolanda, ancora turbata, confessa che quella scala le ha sempre fatto paura.

Due dipendenti dell’agenzia Camaioni, Chegia e Stranieri, raccontano con ironia di aver fatto colazione vicino all’uomo caduto. Lo ricordano sorridente, mentre parlava verso il telefono, forse registrando un video. Notano le sue ciabatte economiche e ironizzano sul contrasto con il lusso dell’albergo. Con tono beffardo accennano alla posizione privilegiata di Milena, facendo intendere che il merito potrebbe non essere l’unico criterio in azienda. Nigra percepisce che, dietro l’ironia, si nasconde qualcosa di più serio.

Un giovane cameriere, visibilmente spaesato, conferma di aver servito l’uomo ma di non avergli chiesto il numero della camera. Poco dopo, viene finalmente trovato lo zaino nei bagni comuni. Dentro ci sono i vestiti del mattino, un vecchio portafoglio e la carta d’identità: la vittima si chiama Leonardo Zaccuri, ha 38 anni, è di La Spezia e risulta un libero professionista. Nigra chiede di cercare tracce della sua vita online per capire cosa lo abbia portato lì.

Spunta il profilo Instagram di Zaccuri, dove si definisce un artista disilluso, ora impiegato in un negozio di telefonia. Ma è su YouTube che emerge la vera sorpresa: sotto lo pseudonimo “Leo Zak”, pubblicava video in cui entrava di nascosto negli hotel di lusso, si cambiava in pigiama e faceva colazione come se fosse un cliente. L’ultimo video annunciava una “sfida” al Bristol Palace. Nigra intuisce che l’uomo stava girando un nuovo episodio e che qualcosa dev’essere andato storto.

I nodi vengono al pettine con l’interrogatorio di Camaioni. Nigra lo incalza su Milena e sul fatto che abbia saputo fin da subito che la caduta è avvenuta dal quarto piano, dettaglio che nessuno poteva conoscere. Camaioni, messo alle strette, crolla: ammette di aver tentato un approccio fisico con Milena, respinto con forza. Zaccuri, che stava filmando la scalinata dall’alto, ha assistito alla scena ed è intervenuto per difendere la giovane donna. Camaioni lo ha spinto dalle scale. Un gesto impulsivo e fatale.

A fine giornata, Nigra torna a casa e cena con Rocco, il compagno attore, che lo accoglie con una tavola imbandita e molte domande. Discutono sul perché Milena non abbia parlato subito. Nigra spiega che dopo uno shock le persone cercano solo di tornare alla normalità, anche quando questa è tossica. Parlano di Zaccuri, della sua generosità e della sua morte assurda. Nigra, pensa a quanto tutto sia diventato chiaro solo grazie alla presenza rassicurante di Rocco. Rimasto senza parole, mette da parte il brasato al barolo e sorride.


PAOLACCI & RONCO

Antonio Paolacci (Maratea, 1974) e Paola Ronco (Torino, 1976) vivono a Genova. Dopo diverse pubblicazioni da solisti, hanno esordito a quattro mani con Nuvole barocche (Piemme, 2019), il primo libro della serie di Paolo Nigra. Il romanzo ha vinto il premio NebbiaGialla ed è uscito nel 2022 in Francia con Rivages Noir. Per la stessa serie sono usciti, sempre editi da Piemme, Il punto di vista di Dio (2020), come il precedente in uscita in Francia per Rivages Noir, e Tutto come ieri (2022). Nel 2023 è uscito il loro primo saggio: Tu uccidi. Come ci raccontiamo il crimine (effequ).


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