Cosa impareremo oggi
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- Introduzione ai dimostrativi: cosa sono e quando usarli
- Aggettivi dimostrativi
- Pronomi dimostrativi
- Altri dimostrativi
- Casi particolari e uso nel parlato dei dimostrativi
Introduzione ai dimostrativi: cosa sono e quando usarli
I dimostrativi sono parole che permettono di indicare e identificare una persona, un oggetto o un concetto in relazione alla posizione di chi parla o di chi ascolta, nello spazio, nel tempo, oppure emotivamente o concettualmente.
In italiano, i principali dimostrativi sono “questo” e “quello”, utilizzati rispettivamente per esprimere vicinanza e lontananza rispetto a chi parla.
È importante distinguere tra l’uso dei dimostrativi come aggettivi e come pronomi: mentre gli aggettivi dimostrativi accompagnano un sostantivo (questo libro, quella casa), i pronomi dimostrativi lo sostituiscono, evitando ripetizioni e rendendo il discorso più scorrevole (mi piace questo, preferisco quella).
Nella lingua italiana, i dimostrativi concordano sempre in genere e numero con il sostantivo a cui si riferiscono, quindi avremo forme diverse per maschile, femminile, singolare e plurale (ad esempio: questo, questa, questi, queste). Inoltre, è interessante notare che l’aggettivo “quello” presenta una somiglianza formale con gli articoli maschili “il” e “lo” e segue regole simili nella scelta della forma da utilizzare in base alla parola che accompagna (quel libro, quello zaino).
Nello scritto, i dimostrativi rispettano questa concordanza e struttura formale, ma nell’italiano parlato possono presentare varianti colloquiali o regionali: per esempio, “questo” può diventare “sto” in espressioni come stasera (questa sera) o stamattina (questa mattina), tipiche del linguaggio informale. Questi dettagli rendono i dimostrativi strumenti fondamentali per una comunicazione precisa ed efficace, sia nelle interazioni quotidiane che nei contesti formali.
Andiamo con ordine.
Aggettivi dimostrativi
Gli aggettivi dimostrativi sono parole che accompagnano un sostantivo (nome) per indicare la sua posizione nello spazio o nel tempo rispetto alla persona che parla o a chi ascolta.
Essi hanno principalmente la funzione di “indicare“, cioè servono a “mostrare” un oggetto o una persona, come se si stesse puntando il dito. Ad esempio, in “questo libro è interessante”, l’aggettivo dimostrativo “questo” suggerisce che il libro è vicino al chi parla. In grammatica, questa funzione di “puntare il dito” si chiama “deittica”.
In alcuni casi, però, i dimostrativi possono avere anche la funzione di “ripetere“, ossia fare riferimento a qualcosa di già detto in precedenza nella frase o nel contesto. In frasi come “Quella casa di cui ti avevo parlato ormai è stata venduta”, “Quella” richiama la casa di cui si era parlato prima, portando l’attenzione su di essa. La funzione di cui parliamo è definita “anaforica”.
(😳 – Non dovete ricordare le parole “deittica” e “anaforica”. Le ho aggiunte solo per curiosità. Nessun italiano ricorda queste definizioni!)
Gli aggettivi dimostrativi vengono utilizzati sempre prima del nome cui fanno riferimento e non sono mai preceduti dall’articolo determinativo, perché hanno già la funzione di determinare il nome. Questo significa che sono spesso intercambiabili con l’articolo determinativo.
Ad esempio, possiamo dire sia “il libro” sia “questo libro”, per trasmettere con più precisione i dettaglio dell’oggetto, ma non “il questo libro”. Tale caratteristica rende i dimostrativi una sorta di “segnale diretto”, come se fossero un gesto verso l’oggetto o la persona di cui si sta parlando, per fornire dettagli sul genere e il numero del nome (maschile o femminile, singolare o plurale), simile all’articolo. Per cui, non si possono mettere insieme.
Questo | Quello | |
---|---|---|
Maschile Singolare |
|
|
Femminile Singolare |
|
|
Maschile Plurale |
|
|
Femminile Plurale |
|
|
- L’aggettivo “quello”
Per questo motivo, l’aggettivo dimostrativo “quello” si comporta in modo simile agli articoli determinativi maschili il, lo e l’, adattandosi alla parola successiva. Le forme di quello variano a seconda della lettera iniziale del nome che segue, sia al singolare che al plurale.
Singolare | Plurale |
---|---|
il → quel bambino | i → quei bambini |
lo → quello zaino | gli → quegli zaini |
l’ → quell’ isola | le → quelle isole |
l’ → quell’ albero | gli → quegli alberi |
Singolare:
- quel bambino gioca nel parco (davanti a consonante)
- quello zaino è pesante (davanti a s/z + consonante)
- quell’albero è alto (davanti a vocale)
- quell’isola è lontana (davanti a vocale)
Plurale:
- quei bambini corrono (davanti a consonante)
- quegli zaini sono nuovi (davanti a s/z + consonante)
- quegli alberi crescono rapidamente (davanti a vocale)
- quelle isole sono belle (davanti a vocale)
“Quello” deve essere apostrofato davanti a una parola che inizia per vocale, ma solo al singolare, diventando quell’. Questa elisione rende il discorso più fluido e naturale.
Quando si usa l’apostrofo?
- Quell’amico è gentile. (invece di “quello amico”)
- Quell’erba è alta. (invece di “quella erba”)
- Quell’uomo è forte. (invece di “quello uomo”)
Nota: Al plurale non si applica l’apostrofo; si usano invece le forme piene quegli e quelle:
- Quegli amici sono affidabili.
- Quelle erbe sono aromatiche.
- Quegli uomini lavorano insieme.
L’apostrofo si usa solamente con gli aggettivi, mai con i pronomi!
I pronomi dimostrativi
Hanno una funzione simile agli aggettivi dimostrativi, ma sostituiscono direttamente il sostantivo invece di accompagnarlo. I pronomi dimostrativi sono spesso usati per evitare ripetizioni o per rendere il discorso più naturale. Di seguito una tabella che mostra le forme dei pronomi dimostrativi.
Singolare | Plurale |
---|---|
Maschile: questo | Maschile: questi |
Femminile: questa | Femminile: queste |
Maschile: quello | Maschile: quelli |
Femminile: quella | Femminile: quelle |
Esempi:
- Prendo questo (singolare maschile, vicino al parlante) – “Prendo questo perché è il più economico.”
- Preferisco quella (singolare femminile, lontano dal parlante) – “Preferisco quella, sembra più comoda.”
- Questi sono i miei preferiti (plurale maschile, vicino al parlante) – “Questi sono i miei preferiti, li uso sempre.”
- Quelle sono antiche (plurale femminile, lontano dal parlante) – “Quelle sono antiche, appartenevano a mia nonna.”
La differenza principale tra aggettivi e pronomi dimostrativi, quindi, è che gli aggettivi accompagnano un sostantivo, mentre i pronomi lo sostituiscono, rendendo il discorso più fluido ed evitando ripetizioni.
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Altri dimostrativi
I dimostrativi che seguono sono interessanti, si studiano sui libri ma non sono fondamentali.
Gli unici due che si usano e che dovete ricordare sono “stesso” e “ciò”.
Aggettivi
Stesso e medesimo, sono chiamati aggettivi dimostrativi di identità, indicano uguaglianza tra persone o cose. Entrambi possono essere preceduti dall’articolo e si collocano prima del nome, con il significato di “uguale” o “identico”.
- Paolo e Laura frequentano la stessa scuola.
- Marco dice sempre le medesime cose.
Stesso e medesimo possono rafforzare il nome con il significato di “perfino” o “in persona”, collocandosi dopo il nome:
- Io stessa ammetto di aver sbagliato. (“Perfino io”)
- Il presidente stesso ha consegnato le medaglie. (“Il presidente in persona”)
“Stesso” è comune, mentre “medesimo” è più formale, arcaico e molto raro.
Codesto è un aggettivo dimostrativo poco comune, usato soprattutto in alcune regioni d’Italia, come la Toscana, e spesso percepito come arcaico. A differenza di questo e quello, codesto si riferisce a qualcosa vicino all’interlocutore, ma lontano da chi parla.
- Non apprezzo codesto atteggiamento. (“Non apprezzo quell’atteggiamento che hai tu.”)
- Codeste parole non aiutano. (“Le parole che dici tu non aiutano.”)
- Come intendi risolvere codesta questione? (“Come intendi risolvere questa tua questione?”)
Nel parlato moderno, codesto è molto raro fuori dalla Toscana e spesso sostituito da quello e questo, ma conserva un certo uso in contesti formali o burocratici.
Pronomi
Costui, Costei, Costoro: Sono usati esclusivamente per riferirsi a persone e possono svolgere la funzione di soggetto, complemento oggetto o complemento indiretto. Hanno spesso una connotazione negativa o distaccata.
- Chi sono costoro? (“Chi sono queste persone?”)
- Che vuole costui? (“Cosa vuole questa persona?”)
Colui, Colei, Coloro: Si utilizzano solo per persone e spesso in combinazione con il pronome relativo che o il quale, specialmente per sottolineare il rispetto o una distanza formale. Possono essere sia soggetti che complementi diretti o indiretti.
- Coloro che finiranno il compito saranno premiati. (“Le persone che finiranno il compito saranno premiate.”)
- Rispetta colei che ti ha generato. (“Rispetta la persona che ti ha dato la vita.”)
Nella lingua parlata corrente si direbbe “Quelli che finiranno / Chi finirà il compito…”, “Rispetta chi / la donna che ti ha generato”.
Tale è un aggettivo e pronome dimostrativo, usato per riferirsi a qualcosa o qualcuno già menzionato, oppure per indicare un elemento in modo generico. Come in “tale persona” o “tali circostanze,” serve a indicare caratteristiche simili o generiche senza troppi dettagli.
- Non si può affrontare una sfida di tale portata senza preparazione.
- Tale decisione avrà conseguenze importanti.
- In tali circostanze, è meglio agire con cautela.
I pronomi e gli esempi qui sopra si usano soprattutto nell’italiano scritto e sono relativamente rari nella lingua parlata.
Ciò: È un pronome dimostrativo invariabile, utilizzato per riferirsi a un’idea, un concetto o un evento. Significa “questa cosa” o “quella cosa” e può essere sia soggetto che complemento.
- Detto ciò, se ne andò. (“Dopo aver detto questo, se ne andò.”)
- Tutto ciò è vero. (“Tutto questo è vero.”)
A differenza degli altri pronomi nel riquadro, il pronome ciò è parte della lingua parlata corrente.
This lesson is part of
“Milano”
Italian Course on Zoom
Level A2, Pre-Intermediate

* 5 lessons on Zoom (one hour)
* 4 – 6 studenti
* Native Teacher
* Learning Material in Italian and English
Casi particolari e uso nel parlato dei dimostrativi
- “Sto” invece di questo
L’aggettivo sto (insieme alle forme sti, sta, ste, spesso apostrofate) è usato da tutti come una versione abbreviata di questo, con lo stesso significato. È utilizzato frequentemente nel linguaggio colloquiale, ma viene generalmente evitato in contesti formali, sia nel parlato che nello scritto, a eccezione di espressioni come stasera (“questa sera”), stamattina (“questa mattina”), stanotte (“questa notte”) e stavolta (“questa volta”), che si usano normalmente.
- Sto film è proprio bello. – “Questo film è proprio bello.”
- Sti ragazzi fanno troppo rumore. – “Questi ragazzi fanno troppo rumore.”
- Sta pizza era buonissima! – “Questa pizza era buonissima!”
- Ste persone sono troppo gentili. – “Queste persone sono molto gentili.”
- Stavolta non mi faccio fregare. – “Questa volta non mi faccio ingannare.”
- Stanotte c’è una festa in centro. – “Questa notte c’è una festa in centro.”
In termini molto informali, unicamente nella lingua parlata ma anche in libri di narrativa che riportano un dialogo tra persone del “popolo”, possiamo trovare frasi di questo tipo:
- Sta roba non funziona per niente. – (“Questo oggetto non funziona affatto.”)
- Sti scemi pensano di sapere tutto. – (“Questi idioti credono di sapere tutto.”)
- Questo e Quello
Questo e quello possono anche assumere il significato di “quest’ultimo” e “quell’altro” quando si fa riferimento a due elementi già menzionati.
Esempio:
“Ho letto sia il libro di De Giovanni che quello di Manzini; quest’ultimo è più politico, mentre quell’altro è più spensierato.”
- Questo qua, Quello là
L’uso di qui / qua e lì / là, rispettivamente con questo e quello, serve a enfatizzare la vicinanza o la lontananza di un oggetto o di una persona verso chi parla.
Questa costruzione è molto comune nel linguaggio parlato e ha una funzione sia pratica che espressiva, poiché permette di localizzare con precisione ciò di cui si parla, senza necessità di ulteriori spiegazioni. La posizione di vicinanza o lontananza è spesso emotiva o ideologica.
Uso per gli Oggetti
Quando si usa qui/qua con questo, si indica un oggetto vicino al parlante. Allo stesso modo, lì/là con quello segnala un oggetto distante. Ciò è utile per chiarire a quale oggetto specifico ci si riferisce, soprattutto in contesti in cui ci sono molte opzioni o quando si cerca di essere precisi:
- Preferisci questo tavolo qui o quello lì? (“Preferisci il tavolo vicino a me o quello più lontano?”)
- Prendi queste sedie qui, non quelle là. (“Prendi le sedie vicino a me, non quelle più lontane.”)
Uso per le Persone
E’ frequente anche l’uso di questo qui e quello lì per riferirsi a persone. In questo caso, l’espressione può portare una sfumatura informale e colloquiale, a volte con un tono leggermente ironico o distaccato. Questa costruzione può servire per sottolineare la vicinanza o lontananza fisica o emotiva della persona rispetto a chi parla.
- Questo qui ha fatto di nuovo tardi. (“Questo ragazzo/uomo ha fatto di nuovo tardi.”)
- Quelli là non capiscono mai niente. (“Quelle persone non capiscono mai nulla.”)
In questi esempi, qui e lì rafforzano l’idea di distanza o vicinanza soprattutto emotiva, segnalando che chi parla si sente vicino alla persona o, al contrario, distaccato.
Mentre l’uso di qui e lì con questo e quello è diffuso in tutto il paese, il riferimento alle persone è particolarmente comune in alcune regioni, come il Nord Italia. Questo uso aggiunge un livello di informalità al discorso e può esprimere familiarità o, in certi casi, un leggero tono di ironia o critica, a seconda del contesto e dell’intonazione.
Questo VS “That”
In italiano, questo si usa spesso per esprimere disapprovazione, critica o enfasi immediata e personale a un’opinione. Rispetto all’inglese, che usa “that” per indicare distanza, l’italiano preferisce questo per rimarcare l’assurdità o falsità percepita come vicina a chi parla.
Esempi:
- Questo è assurdo. – (“That’s absurd.”)
- Questi sono fatti. (“Those are facts”)
- Queste sono sciocchezze. – (“That’s nonsense.”)
Così, “questo” rende la critica più diretta, come se il parlante “indicasse” ciò di cui sta parlando.
Infine, “quello che” spesso significa “la cosa che” o “tutte le cose che”, mentre “quelli che” solitamente significa “le persone che”. Oggetti e persone sono intercambiabili in questo caso. Vi invito a studiare la lezione sui pronomi relativi per altri esempi.
Adesso facciamo l’esercizio.
I dimostrativi
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